Buongiorno! Oggi parliamo parliamo dell’opinione delle persone in merito al turismo. Oggi in particolare ci focalizziamo su quelle che sono le opinioni dei turisti: i turisti cosa pensano del turismo sostenibile, cosa pensano dell’ecoturismo e altre cose molto interessanti.

Nei prossimi articoli e video che realizzerò su questo argomento, invece, affronteremo l’opinione dal punto di vista dei residenti per capire se i due punti di vista sono simili, compatibili o se la comunicazione tra residenti /turisti e gli operatori può avere margine di miglioramento.

Se questo argomento ti interessa non indugiare oltre continua a leggere!

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Non ti va di leggere e preferisci guardare e ascoltare? Ecco il video! 

I dati che che sto iniziando a raccontare derivano dal 9° Rapporto Italiani Turismo Sostenibile ed Ecoturismo realizzato da Fondazione Univerde. Questo rapporto è stato presentato nell’Ottobre 2019 per cui poco tempo fa. non è però ancora stato fatto un rapporto che tenga conto del covid 19 da Univerde per cui questi dati sono precedenti.

cover bianca e verde IV Rapporto Italiani, turismo sostenibile ed ecoturismo 2019

Due note sulla metodologia
L’universo di riferimento è la popolazione italiana;
la numerosità campionaria è di mille cittadini;
il margine d’errore circa il 3%.

Queste informazioni ci servono per capire quanto effettivamente il campione sia rilevante, cioè rappresentativo della popolazione da testare (utile o meno).

La prima domanda abbastanza classica generalmente viene fatta per iniziare a stimolare interesse nelle persone che dovranno rispondere a ulteriori domande. Sono domande un po’ di introduzione.

Un esempio è la domanda: a quale esigenza viene principalmente associata l’idea di turismo?
Nel 2019 secondo il 47% il motivo principale è l’arricchimento culturale;
secondo il 45% il motivo è conoscenza ed esplorazione;
Secondo il 42% relax e comodità.
Le altre esigenze sono svago e divertimento, movimento e sport.

Questa è una domanda a risposta multipla per cui non c’è una corrispondenza pari a cento per il totale delle risposte.

La seconda domanda è cosa attrae nella scelta di una meta turistica?
Questa è la domanda da un milione di dollari nel senso che tutte le destinazioni turistiche si pongono questa domanda e cercano di dare una risposta, non solo concettuale, ma proprio operativa per andare incontro a quella che è la motivazione a muoversi.

Dunque, cosa attrae nella scelta di una meta turistica?

grafico relativo alle risposte per la meta turistica

Queste sono ancora informazioni abbastanza generali sul turista italiano, ma iniziamo adesso ad addentrarci nella conoscenza e pratica di turismo sostenibile.

La domanda è c’è oggi in Italia un’ emergenza per i danni che il turismo può portare all’ambiente?

grafico che illustra le risposte alle domande relative al turismo che può provocare danni all'ambiente

Ben oltre il 60% risponde di sì, la differenziazione sta nel fatto che la maggior parte dei rispondenti ritiene che sí il problema è generale, mentre una parte di questi rispondenti, una minore parte risponde che è un problema marginale che riguarda solo alcune aree.

Non a caso ho scelto Venezia e il Golfo del Tigullio in Liguria come esempi per le domande in merito al turismo sostenibile dal punto di vista nei residenti. Queste sono due aree molto interessanti.

La domanda successiva è per quale aspetto il turismo può danneggiare l’ambiente?

Mi sembra questa una visione molto interessante nel senso che il principale fattore in modo molto forte è la cementificazione, la speculazione edilizia.

Proseguendo le domande diventano: ha mai sentito parlare di turismo sostenibile e quanto è praticato oggi il turismo sostenibile?

grafico sulla conoscenza del turismo sostenibile

Dal 2011 fino al 2019 si vede una crescita abbastanza costante delle persone che hanno sentito parlare di turismo sostenibile, c’è solo nel 2013 un calo di due punti percentuali. Devo dire che ho avuto questa stessa percezione, nel senso di crescita costante, mi sono laureata e ho fatto la mia tesi nel 2011 e da allora effettivamente anche in un territorio come quello del Lago di Como, dove sono cresciuta, è aumentata sempre in modo costante la conoscenza sull’argomento.

Sono aumentate le attività  che nominano il turismo sostenibile e per cui a livello di comunicazione sicuramente c’è stato un aumento non indifferente.

Alla domanda quanto è praticato oggi il turismo sostenibile? Abbiamo sempre una crescita abbastanza costante.

Questa ulteriore domanda conferma quello che è appena stato detto: a livello di comunicazione e a livello di informazione sicuramente la percezione è quella che il turismo sostenibile sia più praticato, dal 2011 al 2019 crescendo in modo costante.

Ci tengo a ricordare la definizione di turismo sostenibile: un turismo che rispetta l’ambiente, cerca di ridurre il consumo energetico di risorse del territorio, ma aggiungerei a questo punto permette alla popolazione locale di evitare la maggior parte gli impatti negativi da un punto di vista sociale e permette uno sviluppo economico del territorio dove ha luogo.

Per approfondire ci sono altri due video o articoli che trattano l’argomento turismo sostenibile: in particolare Turismo Sostenibile un po di teoria che ti consiglio di andare a vedere se vuoi approfondire.

Questa slide successiva contiene gli aggettivi o brevi definizioni associato al turismo sostenibile in Italia.

grafico con aggettivi associati al turismo sostenibile

Interessante il fatto che “conveniente” nella media tra 2011 2018 ha 9 punti percentuali, attualmente per cui nel 2019 7,8 punti percentuali. “Costoso” è inferiore nella media tra 2011 2018, ed è superiore nel 2019 anche di parecchio perchèopyrigda 3.2 passa 8.2 però sicuramente abbiamo superiore al 10% eticamente corretto, vicino alla natura, moderno e di moda.

Per lo sviluppo economico di un area turistica il vincolo della sostenibilità è:
– un freno
– una necessità  o
– un’opportunità  di crescita?

Per quanto riguarda un freno nel 2019 circa 6% dei rispondenti l’hanno identificata come la risposta più vicina alla loro idea; per quanto riguarda una necessità siamo al 47%; per quanto riguarda un’opportunità  di crescita siamo al 42%.

In questo caso c’è un 5% di persone che non ha dato risposta, maggiore rispetto alle altre domande, forse perchè in questo caso non ha trovato nelle tre risposte l’opzione più adatta a loro.

La successiva è una domanda interessante anche se posta in questo modo, secondo me nasconde un po di aspettativa: nel momento in cui pianifica un soggiorno turistico pensando alla meta, al mezzo di spostamento, alla struttura da prenotare si pone il problema di fare scelte che non danneggino l’ambiente?

Dal 2011 al 2019 c’è stata una crescita costante che va da 56% di risposta positiva al 61% attuali in risposta positiva.

La domanda per come è stata posta ha un’aspettativa di risposta positiva. Forse, poteva essere scritta in modo leggermente diverso.

Approfondendo questa prima domanda, c’è una seconda che praticamente ti permette di scegliere se questa pianificazione di un soggiorno turistico facendo scelte che non danneggino l’ambiente sia un’esigenza che ha da sempre o un’esigenza nata negli ultimi anni.

Molto interessante che 64% nel 2019 dica un’ esigenza nata negli ultimi anni e dal 2014 questa risposta è partita con il 52% delle scelte ed è ad oggi al 64 per cui è sempre in crescita, per cui vuol dire che almeno dal 2013 c’è stata una crescita costante di persone che la ritengono un’esigenza nata negli ultimi anni, il che si collega con quanto detto in precedenza.

Per quanto riguarda il comportamento dei turisti se fare scelte che non danneggiano l’ambiente comportasse spendere più, per lei quale sarebbe la risposta?

Questa è la domanda tipica di chi si occupa di questionari per la soddisfazione, per l’implementazione nelle destinazioni di pratiche di sostenibilità.

In questo caso il risultato è stato per quest’anno (nel 2019) per il 48%, sarei disponibile a spendere qualcosa in più 10- 20%, per il 34% la priorità sarebbe sempre il vantaggio economico e per il 10% la priorità  sarebbe l’ambiente anche se costa di più.

I risultati sembrano portare a un’ottima opinione, bisognerebbe solo verificare esattamente quali persone siano state intervistate, perchè naturalmente se si vanno a intervistare persone già abbastanza convinte probabilmente sarà più semplice ottenere questi risultati, rispetto, invece, a intervistare persone che non conoscono l’argomento.

Credo sia interessante parlare di cosa fa capire che un albergo ha attenzione per l’ambiente.

grafico che mostra quali attenzioni siano esplicative di un interesse verso l'ambiente - edificio

Naturalmente non mi stupisce qualcosa di abbastanza visibile come i pannelli fotovoltaici.

Il secondo risultato è sistemi per il risparmio di elettricità  e il terzo è dei sistemi per il risparmio d’acqua per cui tutte cose che invece sono solo parzialmente visibili, nel senso che risparmio di elettricità potrebbe essere ad esempio il fatto che quando si toglie la chiave elettronica, si toglie la corrente.

Piuttosto che nelle aree comuni il fatto di avere la luce a tempo solo quando effettivamente le persone si trovano in zona.

Abbiamo poi la bio architettura per la progettazione materiali eco per la costruzione e plastic free come ulteriori risposte interessanti.

Da notare è che il discorso plastica è testato da settembre 2019 per cui questa è¨ la prima edizione del report che contiene riferimento all’assenza di plastica.

Queste risposte sono tutte all’interno del cappello della struttura, mentre per quanto riguarda l’organizzazione e i servizi le tre cose che maggiormente dimostrano e fanno capire che l’albergo ha attenzione per l’ambiente: cibo biologici e/o a km zero, modalità di raccolta rifiuti, modalità di pulizia e proposte escursioni eco turistiche.

grafico che mostra quali attenzioni siano esplicative di un interesse verso l'ambiente

Molto interessante anche il fatto che il 65% dei rispondenti nel 2019 ha dichiarato che se la meta fosse raggiungibile col treno rinuncerebbe l’auto; il 51% se la meta fosse raggiungibile con l’autobus e il 58% se sul posto ci fosse il car sharing; il 48% se sul posto ci fosse il bike sharing.

grafico dedicato ai trasporti sostenibili

Mi sembra questo un risultato molto interessante! Chiaramente non è possibile spostare le destinazioni, però è possibile invece lavorare maggiormente proprio su questo car sharing e bike sharing in tutte le destinazioni.

Adesso arriviamo a parlare di ecoturismo e come per il turismo sostenibile alla domanda ha mai sentito parlare di ecoturismo la risposta è crescente positiva dal 47 % del 2011 al 68% nel 2019.

Alla domanda quanto è attratto dall’idea di praticare ecoturismo?
c’è una media di voti di 77 nel 2011 una di 7.3 la più bassa del 2014 e addirittura un 8 adesso nel 2019.

Gli strumenti utilizzati per pianificare il soggiorno ecoturistico sono di base internet e passaparola, anche se l’ufficio turistico o direttamente in loco hanno comunque una loro importanza. I siti consultati in particolare sono motori di ricerca e Tripadvisor/ Booking per cui piattaforme di OTA Online Travel Agency.

Quando si chiede la sensibilità  per il turismo sostenibile e l’ecoturismo nei prossimi dieci anni la risposta è che per il 68%, crescerà; per il 18% rimarrà uguale; per il 4% diminuirà; per il 10% non c’è risposta.

Prima di passare al focus sulla plastica c’è una domanda che volevo condividere di cui mi piacerebbe sapere anche la vostra opinione, magari nei commenti qui sotto il video. Si parla dell’opportunità di un numero chiuso per l’accesso alle città  d’arte in generale è favorevole o contrario a questo tipo di provvedimenti?

nnumero chiuso città d'arte
Come si vede dalle risposte nel 2018 e nel 2019 più del 50% si è dimostrato essere CONTRARIO, mentre favorevole è tra i 34% del 2018 e 36% del 2019.

Qual è la vostra risposta in merito? Se ti va motiva anche la tua risposta!

Adesso passiamo invece al discorso della plastica.

grafico turismo e plastica. livello di coscienza sociale del tema

Innanzitutto alla domanda ha mai sentito parlare dei danni provocati dall’abbandono di plastica monouso nei mari, fiumi e nelle campagne? Il 96% dei rispondenti ha detto di sì e quando gli/le è stato chiesto se preoccupato dell’impatto che l’utilizzo della plastica monouso ha sull’ambiente l’80% ha ancora detto “sì, è un’emergenza a cui si deve porre medio”; il 17% “si, è un’emergenza ma ci sono altre priorità” e il 3% “no, su questo tema c’è allarme eccessivo”.

Inoltre la domanda, in relazione all’abbandono di plastica nell’ambiente, quale tipo di attività o pratiche turistiche possono essere più dannose?

grafico plastica attività dannose

E’ interessante perchè::co

grandi eventi musicali e sportivi sono risultati 47%;
gli stabilimenti balneari il 33%;
i campeggi il 18%,
i bar il 16%.

Sotto al 15% abbiamo attività  escursionistiche 14%, ristoranti 13%, alberghi 9% e nessuno di questi o non sa o non risponde ancora 15%.

Molto interessante per valutare se e come investire sono le prossime due domande.
Se sapesse che un hotel ristorante non utilizza plastica e monouso sarebbe un motivo valido per preferirlo ad altri?Il 75% risponde sì sarebbe un motivo valido, il 25% risponde di no.

La prossima domanda è: Le piacerebbe che in alternativa monouso una struttura turistica proponesse ai suoi ospiti
– l’utilizzo di bicchieri e bottiglie in vetro (si il 94%);
– piatti, bicchieri e contenitori in bioplastica da fibre di mais o altro (sì l’85%);
– borracce di alluminio o acciaio per l’acqua (sì 77%);
– utensili in legno (sì¬ 64%).

Escludendo agli utensili in legno che non si possono può utilizzare per legge in hotel o nella ristorazione, io escluderei come mia opinione personale anche la bioplastica e le fibre di mais o altro perchè non le ritengo la soluzione ideale.:cop

Per quanto riguarda invece bicchieri e bottiglie in vetro e borraccia in alluminio sono d’accordo che possano essere delle buone alternative, ma la tua opinione in merito quale è?

Fammi sapere! Ci sono tante informazioni in questo video e in questa presentazione di oggi e non vedo l’ora di sapere la tua opinione su tutto questo!

Sara – consulente per il turismo

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