Responsabilità sociale di impresa. Conosci le norme ISO?

Continua la serie dedicata agli strumenti corporate che possono essere utili anche per attività del settore turismo. 

Oggi parliamo di forme di certificazione e dell’applicazione di norme per la responsabilità sociale d’impresa: norme ISO, caratteristiche degli standard GRI, caratteristiche b corp. 

Ho deciso di iniziare con le norme ISO vista la storia, la tradizione e la credibilità che le contraddistingue.

Gli standard sono a pagamento percui suggerisco di selezionare solo quelli veramente necessari. E’ un piccolo investimento necessario per le aziende e in generale le organizzazioni che decidono di perseguire questa direzione, suggerisco di non svolgere questo percorso in autonomia, in quanto se non si ha una persona dello staff che può occuparsi di questo il lavoro svolto di corsa e magari senza l’attenzione dovuta potrebbe portare a risultati inferiori rispetto a quelli auspicati. 

Per agevolare la scelta dello standard e del percorso verso la sostenibilità riporto alla fine di questo articolo le informazioni rilevanti condivise nel sito ufficiale di ISO, la fonte principale delle informazioni. 

Gli argomenti trattati in questo articolo

  • Iso introduzione e storia
  • Gli standard ISO più noti e utilizzati 
  • Informazioni rilevanti per la sostenibilità e la scelta degli standard più adatti
  • Come si lavora con gli standard ISO?


Leggi tutto, oppure se preferisci guarda o ascolta il video 

Iso introduzione e storia

ISO è l’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione. L’organizzazione che Sviluppa e pubblica standard internazionali. 

Cosa fa l’ISO? Svolge funzioni consultive per l’UNESCO e per l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). 

Le lingue ufficiali dell’ISO sono l’inglese, il francese e il russo (art. 19.1 dello statuto). La maggior parte delle norme pubblicate si trova su Lista di standard ISO di wikipedia.

Il termine “ISO” non è un acronimo (infatti in inglese l’ISO viene anche chiamata International Organization for Standardization, in francese Organisation internationale de normalisation e in russo Международная организация по стандартизации, che si pronuncia: Mezhdunarodnaya organizatsiya po standartizatsii), bensì deriva dal greco ἴσος (pronuncia: ìsos), il cui significato sta per “uguale”. La scelta di un termine di origine greca anziché di un acronimo era dettata dalla ricerca di un’abbreviazione che avesse carattere di universalità (l’acronimo è invece solitamente legato alla lingua rispetto alla quale viene usato).

Ha il suo quartier generale a Ginevra in Svizzera, e i suoi membri sono gli organismi nazionali di standardizzazione di 164 paesi del mondo. 

L’ISO coopera strettamente con la Commissione elettrotecnica internazionale (IEC), responsabile per la standardizzazione dei dispositivi elettrici ed elettronici, e con l’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) per quanto riguarda le norme tecniche nell’ambito delle telecomunicazioni. Dalla sua nascita fino al 2019, l’ISO ha sviluppato 22 683 norme tecniche internazionali. Ha inoltre sviluppato altre tipologie di documenti chiamati specifiche tecniche (Technical Specifications – TS), rapporti tecnici (Technical Reports – TR), specifiche disponibili pubblicamente (Publicly Available Specifications – PAS), accordi di workshop internazionali (International Workshop Agreements – IWA) e guide.

L’ISO fu fondata il 23 febbraio 1947, in seguito ad un incontro all’interno dell’Institute of Civil Engineers a Londra, avvenuto nel 1946, al quale parteciparono delegati provenienti da 25 stati diversi. L’ISO sostituì così l’International Federation of the National Standardizing Association (ISA – attiva dal 1926 al 1942) e lo United Nations Standards Coordinating Committee (UNSCC – fondato nel 1944).

Nell’anno della sua fondazione, l’ISO contava 67 comitati tecnici e fu una delle prime organizzazioni chiamate alla consultazione dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite.

Il primo ufficio dell’ISO era situato in una piccola casa di proprietà privata a Ginevra, in Svizzera.

Nel 1951 viene pubblicato il primo standard ISO, denominato “ISO/R 1:1951” – Standard reference temperature for industrial length measurements, dove la lettera “R” stava per “raccomandazione”, ad indicarne la non obbligatorietà. Venne inoltre dato alle stampe l’ISO Journal, rivista mensile contenente informazioni sulle attività dell’ISO.

Nel 1960 viene pubblicato lo standard ISO 31 sulle unità di misura.

Nel 1987 viene pubblicato il primo standard sulla gestione della qualità (ISO 9000).

Nel 1991 fu formalizzata la cooperazione tra l’ISO e il Comitato europeo di normazione (CEN) attraverso l’Accordo di Vienna che sostituì il precedente accordo del 1989 sullo scambio di informazioni tecniche tra le due organizzazioni (Accordo di Lisbona).

Nel 1996 viene poi pubblicato lo standard ISO 14001 sulla gestione ambientale.

Nel 2018 viene pubblicato lo standard ISO 45001:2018 sulla sicurezza sul lavoro

 

Fonte presenti nelle pagine di wikipedia

1) https://www.iso.org/about-us.html 

2) https://www.iso.org/files/live/sites/isoorg/files/archive/pdf/en/statutes.pdf 

3) https://isotc.iso.org/livelink/livelink?func=ll&objId=4230458&objAction=browse&sort=subtype 

4) https://www.iso.org/files/live/sites/isoorg/files/news/magazine/ISO%20Focus%20(2004-2009)/2008/ISO%20Focus,%20June%202008.pdf 

5) https://www.iso.org/members.html 

6) http://csonet.org/content/documents/E-2014-INF-5%20Issued.pdf 

I fondatori di ISO a Londra nel 1946

Gli standard ISO più noti e utilizzati

Gli standard Iso sono concordati a livello internazionale da esperti, considerali come una formula che descrive il modo migliore per fare qualcosa.

Gli standard possono riguardare la realizzazione di un prodotto, la gestione di un processo, l’erogazione di un servizio o la fornitura di materiali: le norme coprono una vasta gamma di attività.

Ad esempio

  • Standard di gestione della qualità per lavorare in modo più efficiente e ridurre i difetti dei prodotti.
  • Standard di gestione ambientale per ridurre l’impatto ambientale, gli sprechi e la sostenibilità.
  • Standard di salute e sicurezza per ridurre gli incidenti sul posto di lavoro.
  • Standard di gestione energetica per ridurre il consumo di energia.
  • Standard di sicurezza alimentare per evitare la contaminazione degli alimenti.
  • Standard di sicurezza informatica per proteggere le informazioni sensibili.

 

Scopri alcuni degli standard più noti e utilizzati, oltre a quelli che affrontano le sfide emerse di recente e che riguardano tutti noi.

 

  • FAMIGLIA ISO 9000 – GESTIONE DELLA QUALITÀ

La famiglia ISO 9000 è lo standard di gestione della qualità più conosciuto al mondo per aziende e organizzazioni di qualsiasi dimensione.

  • ISO/IEC 27001 – GESTIONE DELLA SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI

La famiglia di norme ISO/IEC 27000, che garantisce la sicurezza di qualsiasi tipo di informazione digitale, è pensata per organizzazioni di qualsiasi dimensione.

  • FAMIGLIA ISO 45000 – SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Riducete i rischi sul posto di lavoro e assicuratevi che tutti tornino a casa sani e salvi con la norma ISO 45001.

  • VELOCITÀ DELLA PELLICOLA DELLA FOTOCAMERA ISO 6
    Uno dei primi standard ISO, ISO 6 permetteva ai fotografi di selezionare la pellicola più adatta al soggetto.
  • ISO 639CODICI LINGUA

Questo standard consente di descrivere le lingue in modo accettato a livello internazionale.

  • ISO 4217CODICI DELLE VALUTE

Con questo standard si evita la confusione quando ci si riferisce alle valute mondiali.

  • ISO 8601FORMATO DI DATA E ORA

ISO 8601 è il modo accettato a livello internazionale per rappresentare date e orari.

  • ISO 9660ISO IMMAGINI PER I FILE DEL COMPUTER

Lo standard che ha abilitato i Compact Disc.

  • ISO 13216SEGGIOLINI PER BAMBINI ISOFIX PER AUTOMOBILI

Seggiolini ISOFIX per auto con ISO 13216.

  • ISO 13485DISPOSITIVI MEDICI

Gestire la qualità durante l’intero ciclo di vita di un dispositivo medico con la norma ISO 13485.

  • FAMIGLIA ISO 14000-GESTIONE AMBIENTALE

Migliorate le vostre prestazioni ambientali con questa famiglia di norme.

  • LABORATORI DI PROVA E TARATURA ISO/IEC 17025

Test e calibrazioni eseguiti con metodi standard, metodi non standard e metodi sviluppati dal laboratorio.

  • ISO 20121 EVENTI SOSTENIBILI

Gestite l’impatto sociale, economico e ambientale del vostro evento con questo standard.

  • ISO 22000GESTIONE DELLA SICUREZZA ALIMENTARE

Ispira fiducia nei vostri prodotti alimentari con questa famiglia di standard.

  • ISO 26000RESPONSABILITÀ SOCIALE

Aiutate la vostra organizzazione a operare in modo socialmente responsabile con questo standard.

  • ISO 31000 GESTIONE DEL RISCHIO

Gestite i rischi che potrebbero compromettere le prestazioni della vostra azienda con questo standard ISO. 

  • ISO 37001 SISTEMI DI GESTIONE ANTICORRUZIONE

Prevenire, rilevare e affrontare la corruzione.

  • ISO 3166 CODICI PAESE

Con questo standard si evita la confusione quando ci si riferisce ai Paesi e alle loro suddivisioni.

  • ISO 50001GESTIONE DELL’ENERGIA

Lo standard ISO per aiutare le organizzazioni a gestire le proprie prestazioni energetiche.

famiglia ISO 14000 scritta su sfondo verde

Informazioni rilevanti per la sostenibilità, scelta degli standard più adatti e come si lavora con gli standard ISO?

Come abbiamo visto poco fa diversi standard si occupano di argomenti rilevanti per la sostenibilità di un’attività o di un’organizzazione. 

FAMIGLIA ISO 14000-GESTIONE AMBIENTALE

ISO 20121 EVENTI SOSTENIBILI

ISO 26000 RESPONSABILITÀ SOCIALE

ISO 50001GESTIONE DELL’ENERGIA

FAMIGLIA ISO 9000 – GESTIONE DELLA QUALITÀ

Sono sicuramente un ottimo punto di partenza. Analizzando nello specifico ognuno degli standard o famiglie di standard individuati possiamo dare priorità e valutare quale o quali fanno più al caso nostro inizialmente. 

FAMIGLIA ISO 14000-GESTIONE AMBIENTALE

La norma ISO 14001:2015 specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale che un’organizzazione può utilizzare per migliorare le proprie prestazioni ambientali.

Link https://www.iso.org/files/live/sites/isoorg/files/store/en/PUB100371.pdf 
La ISO 14001:2015 è destinata a un’organizzazione che desidera gestire le proprie responsabilità ambientali in modo sistematico, contribuendo al pilastro ambientale della sostenibilità.

La ISO 14001:2015 aiuta un’organizzazione a raggiungere i risultati previsti dal suo sistema di gestione ambientale, che forniscono valore all’ambiente, all’organizzazione stessa e alle parti interessate. Coerentemente con la politica ambientale dell’organizzazione, i risultati attesi di un sistema di gestione ambientale comprendono:

  • il miglioramento delle prestazioni ambientali
  • l’adempimento degli obblighi di conformità
  • il raggiungimento degli obiettivi ambientali.

 

La ISO 14001:2015 è applicabile a qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni, dal tipo e dalla natura, e si applica agli aspetti ambientali delle sue attività, dei suoi prodotti e dei suoi servizi che l’organizzazione ritiene di poter controllare o influenzare considerando la prospettiva del ciclo di vita. La ISO 14001:2015 non stabilisce criteri specifici di prestazione ambientale.

La ISO 14001:2015 può essere utilizzata in tutto o in parte per migliorare sistematicamente la gestione ambientale. Le dichiarazioni di conformità alla ISO 14001:2015, tuttavia, non sono accettabili a meno che tutti i suoi requisiti non siano incorporati nel sistema di gestione ambientale di un’organizzazione e soddisfatti senza esclusioni.

Questo standard richiede che un’organizzazione consideri tutte le questioni ambientali rilevanti per le sue operazioni, come l’inquinamento dell’aria, l’acqua e le fognature, la gestione dei rifiuti, la contaminazione del suolo, la rete fognaria, la gestione dei rifiuti, la contaminazione del suolo, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e l’uso e l’efficienza delle risorse.

Dovrei essere certificato ISO 14001?
La certificazione accreditata ISO 14001 non è un requisito e le organizzazioni possono trarre molti vantaggi dall’utilizzo dello standard senza passare attraverso il processo di certificazione accreditata.

Tuttavia, la certificazione di terza parte – in cui un organismo di certificazione indipendente verifica le vostre pratiche rispetto ai requisiti dello standard – è un modo per segnalare ai vostri acquirenti, clienti, fornitori e altre parti interessate che lo standard è stato applicato correttamente.
Inoltre, per alcune organizzazioni è utile per dimostrare
come soddisfano i requisiti normativi o contrattuali.  

La famiglia ISO 14000 comprende una serie di norme che integrano la ISO 14001. 

  • ISO/DIS 14002-2 (in progress)

Sistemi di gestione ambientale – Linee guida per l’utilizzo della ISO 14001 per affrontare aspetti e condizioni ambientali all’interno di un’area tematica ambientale – Parte 2: Acqua

  • ISO 14004 fornisce una guida per la creazione, l’implementazione, il mantenimento e il miglioramento di un sistema di gestione ambientale e il suo coordinamento con la ISO 14001.
  • ISO 14005:2019 Sistemi di gestione ambientale – Linee guida per un approccio flessibile all’implementazione graduale.

  • ISO 14006 è destinata alle organizzazioni che hanno implementato un sistema di gestione ambientale in conformità alla ISO 14001, ma può aiutare a integrare l’ecodesign in altri sistemi di gestione.

  • ISO 14007:2019 Gestione ambientale – Linee guida per la determinazione dei costi e dei benefici ambientali.

  • ISO 14008:2019 Valutazione monetaria degli impatti ambientali e degli aspetti ambientali correlati.

  • ISO 14009:2020 Sistemi di gestione ambientale – Linee guida per incorporare la circolazione dei materiali nella progettazione e nello sviluppo.

  • ISO 14052:2017 Gestione ambientale – Contabilità dei costi del flusso di materiali – Guida per l’implementazione pratica in una catena di fornitura.

  • ISO 14053:2021 Gestione ambientale – Contabilità dei costi dei flussi di materiale – Guida per l’implementazione graduale nelle organizzazioni.

  • La ISO 14064-1 specifica i principi e i requisiti a livello organizzativo per la quantificazione e la rendicontazione delle emissioni e della rimozione dei gas a effetto serra (GHG) e la loro rimozione.
ISO 20121 eventi sostenibili

ISO 20121 EVENTI SOSTENIBILI

Link https://www.iso.org/files/live/sites/isoorg/files/store/en/PUB100302.pdf 

La ISO 20121 offre vantaggi a tutti gli attori coinvolti nell’organizzazione di un evento, in tutte le fasi dell’ organizzazione di un evento, in tutte le fasi della catena di fornitura, compresi i seguenti:

  • Organizzatori di eventi
  • Proprietari dell’evento
  • Forza lavoro
  • Catena di fornitura (come ristoratori, costruttori di costruttori di stand, aziende di trasporto)
  • Partecipanti
  • Enti normativi
  • Comunità.


La ISO 20121 è applicabile a qualsiasi organizzazione o persona – compresi clienti, fornitori e gestori di eventi – che si occupi di tutti i tipi di eventi, tra cui mostre, competizioni sportive, concerti, ecc. È rilevante sia per le piccole riunioni di conferenza che per gli eventi sportivi su larga scala. 

La ISO 20121 consente di dimostrare l’impegno per la sostenibilità in modo riconosciuto a livello globale. Gli eventi che hanno sede in diverse località geografiche del mondo affronteranno problematiche di sostenibilità diverse, ma tutti saranno in grado di implementare il quadro normativo ISO 20121. 

Una volta che gli utenti dello standard hanno identificato le questioni rilevanti per la loro situazione specifica, le fasi successive dello standard li supporteranno nella definizione degli obiettivi, nella creazione di piani d’azione, nel monitoraggio e nella misurazione dei passi compiuti e nel perseguimento del miglioramento continuo. 

L’implementazione della ISO 20121 è resa più semplice dal fatto che si basa sulla ben nota e collaudata gamma di norme ISO sui sistemi di gestione, come la ISO 9001 (gestione della qualità) e ISO 14001 (gestione ambientale), compreso l’approccio Plan-Do-Check-Act.

 

Il contenuto della ISO 20121 comprende :

Prefazione

Introduzione

1 Ambito di applicazione

2 Riferimenti normativi

3 Termini e definizioni

4 Contesto dell’organizzazione

  • 4.1 Comprensione dell’organizzazione e del suo contesto
  • 4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate
  • 4.3 Determinazione della portata dell’evento sistema di gestione della sostenibilità
  • 4.4 Sistema di gestione della sostenibilità dell’evento
  • 4.5 Principi di sviluppo sostenibile, dichiarazione di intenti e valori.

5 Leadership

  • 5.1 Leadership e impegno
  • 5.2 Politica
  • 5.3 Ruoli organizzativi, responsabilità e autorità.

6 Pianificazione

  • 6.1 Azioni per affrontare i rischi e opportunità
  • 6.2 Obiettivi di sostenibilità dell’evento e come raggiungerli.

7 Supporto

  • 7.1 Risorse
  • 7.2 Competenza
  • 7.3 Consapevolezza
  • 7.4 Comunicazione
  • 7.5 Informazioni documentate.

8 Operatività

  • 8.1 Pianificazione operativa e controllo
  • 8.2 Gestione delle attività modificate, prodotti o servizi modificati
  • 8.3 Gestione della catena di fornitura.

9 Valutazione delle prestazioni

  • 9.1 Prestazioni rispetto ai principi dello sviluppo sostenibile sviluppo sostenibile
  • 9.2 Monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione
  • 9.3 Audit interno
  • 9.4 Riesame della gestione

10 Miglioramento

  • 10.1 Non conformità e azioni correttive
  • 10.2 Miglioramento continuo.

La ISO 20121 comprende anche tre allegati informativi:

Allegato A – Guida alla pianificazione e implementazione di questa norma internazionale

Allegato B – Gestione della catena di fornitura

Allegato C – Valutazione

ISO 26000 responsabilità sociale. mani che lavorano intreccciando un tessuto

ISO 26000 RESPONSABILITÀ SOCIALE
https://www.iso.org/files/live/sites/isoorg/files/store/en/PUB100258.pdf

L’obiettivo della responsabilità sociale è contribuire allo sviluppo sostenibile.  L’impegno di un’organizzazione per il benessere della società e dell’ambiente è diventato un criterio centrale per misurare le sue prestazioni complessive e la sua capacità di continuare a operare efficacemente.

Questo, in parte, riflette la crescente consapevolezza della necessità di assicurare

ecosistemi sani, equità sociale e una buona governance organizzativa. 

In definitiva, le attività di un’organizzazione dipendono dalla salute degli ecosistemi

ecosistemi del mondo. Al giorno d’oggi, le organizzazioni sono soggette a un maggiore controllo da parte dei vari stakeholder.

La ISO 26000 fornisce una guida per tutti i tipi di organizzazioni, indipendentemente dalle loro dimensioni o dalla loro ubicazione, su:

  • Concetti, termini e definizioni relativi alla responsabilità sociale.
  • Contesto, tendenze e caratteristiche della responsabilità sociale.
  • Principi e pratiche della responsabilità sociale
  • Temi e questioni centrali della responsabilità sociale
  • Integrare, implementare e promuovere un comportamento socialmente responsabile in tutta l’organizzazione e, attraverso le sue politiche e pratiche, all’interno della sua sfera di influenza.
  • Identificare e coinvolgere le parti interessate
  • Comunicare gli impegni, le prestazioni e altre informazioni relative alla responsabilità sociale. 

Non per la certificazione

La ISO 26000 non è uno standard di sistema di gestione. Non contiene requisiti e, in quanto tale, non può essere utilizzata per la certificazione.

Qualsiasi offerta di certificazione o pretesa di certificazione rispetto alla ISO 26000 sarebbe un travisamento del suo intento e del suo scopo.

Cosa contiene nello specifico la ISO 26000?

La ISO 26000 affronta sette temi fondamentali di responsabilità sociale definiti nello standard. 

Ambito di applicazione (clausola 1). Definisce l’ambito di applicazione della ISO 26000 e identifica alcune limitazioni ed esclusioni.

Termini e definizioni (Clausola 2). Identifica e fornisce la definizione di termini chiave che sono di fondamentale importanza per la comprensione della responsabilità sociale e per l’utilizzo della norma ISO 26000.

Comprendere responsabilità sociale (Clausola 3). Descrive i fattori e le condizioni importanti che hanno influenzato la condizioni che hanno influenzato lo sviluppo della responsabilità sociale e che continuano a influenzare la sua natura e pratica. Descrive inoltre il concetto stesso di responsabilità sociale in sé: cosa significa e come si applica alle organizzazioni. 

La clausola include una guida per le piccole e organizzazioni di medie dimensioni sull’uso della ISO 26000. 

Principi di responsabilità sociale (Clausola 4). Introduce e spiega i principi della responsabilità sociale. 

Riconoscere la responsabilità sociale e coinvolgere gli stakeholder (Clausola 5). Tratta due pratiche di responsabilità sociale: 

il riconoscimento della responsabilità sociale da parte di un’organizzazione e l’identificazione e il coinvolgimento delle parti interessate. 

Fornisce indicazioni sul rapporto tra un’organizzazione, i suoi stakeholder e la società, sul riconoscimento dei temi e delle questioni centrali della responsabilità sociale e sul coinvolgimento dell’organizzazione.

Guida ai temi fondamentali della responsabilità sociale (Clausola 6). Spiega i temi fondamentali e le questioni associate alla responsabilità sociale, questioni relative alla responsabilità sociale. 

Per ogni tema centrale, sono state fornite informazioni sul suo ambito di applicazione, la sua relazione con la responsabilità sociale, i principi e le considerazioni, e le relative azioni e aspettative.

Guida all’integrazione della responsabilità sociale in un’organizzazione (clausola 7). Fornisce una guida per mettere in pratica la responsabilità sociale in un’organizzazione. 

Ciò include: la comprensione della responsabilità sociale di un’organizzazione, l’integrazione della responsabilità sociale in tutta l’organizzazione, la comunicazione relativa alla responsabilità sociale, il miglioramento della credibilità di un’organizzazione in materia di responsabilità sociale, la verifica dei progressi e il miglioramento delle prestazioni e la valutazione delle iniziative volontarie per la responsabilità sociale. 

Esempi di iniziative volontarie e strumenti per la responsabilità sociale (Allegato A).  Presenta un elenco non esaustivo di iniziative e strumenti volontari per la responsabilità sociale che affrontano aspetti di uno o più aspetti della responsabilità sociale che affrontano aspetti di una o più materie fondamentali o l’integrazione della responsabilità sociale in tutta l’organizzazione.

Termini abbreviati (Allegato B). Contiene i termini abbreviati utilizzati nella ISO 26000. 

Bibliografia Include i riferimenti ad autorevoli strumenti internazionali internazionali autorevoli e alle norme ISO a cui si fa riferimento ISO 26000 come materiale di partenza.

Come procede un’organizzazione per implementare ISO 26000?

Dopo aver considerato le caratteristiche della responsabilità sociale e la sua relazione con lo sviluppo sostenibile (clausola 3), si suggerisce che un’organizzazione riveda i principi della responsabilità sociale descritti nella clausola 4. 

Nel praticare la responsabilità sociale, le organizzazioni devono rispettare e affrontare questi principi, insieme a quelli specifici di ciascun tema centrale (clausola 6).

Prima di analizzare i temi e le questioni fondamentali della responsabilità sociale, così come ciascuna delle azioni e delle aspettative correlate (Clausola 6), un’organizzazione dovrebbe considerare due pratiche fondamentali della responsabilità sociale: riconoscere la propria responsabilità sociale all’interno della propria sfera di influenza, e identificare e coinvolgere i propri stakeholder (clausola 5).

Una volta compresi i principi e identificati i temi centrali e le questioni rilevanti e significative della responsabilità sociale, l’organizzazione deve cercare di integrarli nelle proprie decisioni e attività aziendali, utilizzando le indicazioni fornite nella clausola 7. 

Ciò comporta : rendere la responsabilità sociale parte integrante delle politiche, della cultura cultura organizzativa, delle strategie e delle operazioni; costruire competenze interne per la responsabilità sociale; intraprendere una comunicazione interna ed esterna sulla responsabilità sociale; rivedere regolarmente le azioni e le pratiche relative alla responsabilità sociale.

ISO 50001 GESTIONE DELL’ENERGIA - lampadina accesa

ISO 50001GESTIONE DELL’ENERGIA
https://www.iso.org/files/live/sites/isoorg/files/store/en/PUB100400.pdf 

La norma ISO 50001:2018, Sistemi di gestione dell’energia – Requisiti con guida all’uso, è uno strumento strategico che aiuta le organizzazioni a mettere in atto un sistema di gestione dell’energia e a utilizzare la propria energia in modo più efficiente ed efficace. 

La ISO 50001 fornisce una serie di requisiti che consentono alle organizzazioni di:

  • sviluppare una politica per un uso più efficiente dell’energia
  • Fissare obiettivi e traguardi per soddisfare tale politica
  • Raccogliere dati per comprendere meglio e prendere decisioni sull’uso dell’energia
  • Misurare i risultati ottenuti
  • Riesaminare l’efficacia della politica
  • Migliorare continuamente la gestione dell’energia. 

Come tutti gli standard dei sistemi di gestione ISO, la ISO 50001 può essere implementata solo per i vantaggi interni ed esterni che offre all’organizzazione stessa, ai suoi stakeholder e ai suoi clienti. 

La certificazione dello standard da parte di un revisore indipendente non è un requisito della ISO 50001. La certificazione o meno è una decisione che spetta all’organizzazione, a meno che non sia imposta da una normativa. 

Da quando la ISO 50001 è stata pubblicata per la prima volta nel 2011, sono stati sviluppati altri standard correlati sono stati sviluppati dal comitato tecnico ISO/TC 301. 

Tra questi vi sono:

  • ISO 50002, Audit energetici – Requisiti e guida all’uso
  • ISO 50003, Sistemi di gestione dell’energia – Requisiti per gli organismi che organismi che forniscono audit e certificazione dei sistemi di gestione dell’energia.
  • ISO 50004, Sistemi di gestione dell’energia – Guida per l’implementazione, la manutenzione e il miglioramento di un sistema di gestione dell’energia. 
  • ISO 50006, Sistemi di gestione dell’energia – Misurazione della prestazione energetica mediante linee di base energetiche (EnB) e indicatori di prestazione energetica (EnPI) – Principi generali e guida. 
  • ISO 50007, Servizi energetici – Linee guida per la valutazione e il miglioramento del servizio energetico agli utenti. 
  • ISO 50015, Sistemi di gestione dell’energia – Misurazione e verifica della prestazione energetica delle organizzazioni – Principi generali e guida. 
  • ISO 50047, Risparmio energetico – Determinazione del risparmio energetico nelle organizzazioni. 
  • ISO 17741, Regole tecniche generali per la misurazione, il calcolo e la verifica dei risparmi energetici dei progetti.
  • ISO 17742, Efficienza energetica e calcolo dei risparmi per Paesi, regioni e città.
  • ISO 17743, Risparmio energetico – Definizione di un quadro metodologico applicabile al calcolo e al reporting del risparmio energetico. 
  • ISO/IEC 13273-1, Efficienza energetica e fonti di energia rinnovabile – Terminologia internazionale comune – Parte 1: Efficienza energetica
  • ISO/IEC 13273-2, Efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili – Terminologia internazionale comune – Parte 2: Fonti energetiche rinnovabili.
Iso 9000 GESTIONE DELLA QUALITÀ - provette

FAMIGLIA ISO 9000 – GESTIONE DELLA QUALITÀ si può applicare a qualsiasi contesto per questo l’ho inserita in questa lista ristretta e rilevante per l sostenibilità nel settore turismo. 


La famiglia ISO 9000 è lo standard di gestione della qualità più conosciuto al mondo per aziende e organizzazioni di qualsiasi dimensione.
Link https://www.iso.org/files/live/sites/isoorg/files/store/en/PUB100208.pdf 

ISO 9000, Sistemi di gestione della qualità – Fondamenti e vocabolario, fornisce i concetti, i principi e il vocabolario fondamentali utilizzati nell’intera famiglia ISO 9000.

 

Il documento costituisce il punto di partenza per comprendere gli elementi di base della gestione della qualità, come descritto nelle norme ISO 9000. 

 

ISO 9000 introduce gli utenti ai i sette principi della gestione della qualità e l’uso dell’approccio per processi per ottenere un miglioramento continuo.

 

Ulteriori indicazioni si trovano anche nel pacchetto di introduzione alla ISO 9001:2015

Introduzione e pacchetto di supporto preparato dal sottocomitato SC 2, Sistemi di qualità, dell’ISO/TC 176, che fornisce ulteriori indicazioni su :

  • Sintesi delle modifiche 
  • Attuazione 
  • Requisiti della documentazione 
  • Approccio al processo 
  • Pensiero basato sul rischio 
  • Domande frequenti (FAQ) 
  • Gestione del cambiamento 
  • Correlazione tra ISO 9001:2008 e ISO 9001:2015

ISO 9004, Gestione del successo duraturo di un’organizzazione – Un approccio alla gestione della qualità, viene utilizzato per estendere i benefici ottenuti dalla ISO 9001 a tutte le parti interessate o coinvolte nelle vostre attività.

Le parti interessate sono i dipendenti, i proprietari, i fornitori, i partner e la società in generale.

La ISO 9004 fornisce indicazioni su una gamma più ampia di obiettivi di un sistema di gestione della qualità rispetto alla ISO 9001, in particolare per la gestione del successo a lungo termine di un’organizzazione. 

La ISO 19011, Linee guida per l’audit dei sistemi di gestione, copre l’area dell’audit dei sistemi di gestione della qualità e dei sistemi di gestione ambientale. Fornisce indicazioni sui programmi di audit, sulla conduzione di audit interni o esterni e informazioni sulla competenza degli auditor.

La ISO 19011 fornisce una panoramica sul funzionamento di un programma di audit e sulle modalità di gestione dei sistemi di gestione. di audit e come devono svolgersi gli audit dei sistemi di gestione. di gestione. 

ISO standard per il turismo. Nello sfondo una barriera corallina

Alcuni standard ancora più specifici per il settore turismo

ISO 21401:2018 servizi connessi al turismo

Questo documento specifica i requisiti ambientali, sociali ed economici per implementare un sistema di gestione della sostenibilità nelle strutture ricettive del settore turistico.

Il documento si applica agli aspetti che possono essere controllati dalle strutture ricettive e sui quali possono esercitare un’influenza.

Questo documento è applicabile a qualsiasi struttura ricettiva, indipendentemente dal tipo, dalle dimensioni o dall’ubicazione, che desideri:

  1. a) implementare, mantenere e migliorare le pratiche sostenibili nelle proprie attività;
  2. b) garantire la conformità con la propria politica di sostenibilità.

Link https://www.iso.org/standard/70869.html 

ISO 14785:2014 Uffici di informazione turistica – Servizi di informazione e accoglienza turistica – Requisiti. 

La norma ISO 14785:2014 stabilisce i requisiti minimi di qualità per i servizi forniti dagli uffici di informazione turistica (TIO) di qualsiasi tipo e dimensione, a gestione pubblica o privata, al fine di soddisfare le aspettative dei visitatori.

Link https://www.iso.org/standard/55038.html 

ISO 18513:2021 Servizi turistici – Alberghi e altri tipi di alloggi turistici – Vocabolario.

Questo documento definisce i termini utilizzati nell’industria turistica in relazione ai vari tipi di strutture ricettive e ai relativi servizi.

Link  https://www.iso.org/standard/77685.html 

ISO 21902:2021 Turismo e servizi correlati – Turismo accessibile a tutti – Requisiti e raccomandazioni. 

Questo documento stabilisce i requisiti e fornisce le linee guida per il “turismo accessibile per tutti”, con l’obiettivo di garantire la parità di accesso e di fruizione del turismo da parte della più ampia gamma di persone di tutte le età e abilità.

Il documento fornisce informazioni sugli aspetti chiave della definizione delle politiche, delle strategie, delle infrastrutture, dei prodotti e dei servizi ed è rivolto a tutti i soggetti coinvolti nella catena di fornitura del turismo, sia del settore pubblico che di quello privato. Si applica a livello locale, regionale, nazionale e internazionale.

NOTA Le parti interessate comprendono, ma non solo, le amministrazioni pubbliche, i servizi di alloggio, di catering e di ristorazione, i trasporti, i tour operator e le agenzie di viaggio, le attività MICE e le attività ricreative, nonché i fornitori di servizi di altri settori economici legati al turismo, ai viaggi e alla gestione delle destinazioni, compresi i loro appaltatori e fornitori.

Link https://www.iso.org/standard/72126.html 

ISO 17049:2013 Progettazione accessibile – Applicazione del braille su segnaletica, attrezzature e apparecchiature.

La norma ISO 17049:2013 specifica i requisiti fondamentali per il braille utilizzato su segnaletica, attrezzature e apparecchiature, compresi i parametri dimensionali del braille e le caratteristiche dei materiali utilizzati, nonché le linee guida per l’attuazione pratica.

Link https://www.iso.org/standard/58086.html 

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Fonti

Sara – consulente per il turismo

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