Come è andata la stagione turistica 2020?

Provo a dare dei suggerimenti per affrontare questo momento incerto facendo tesoro delle mie esperienze nel turismo in questa particolare stagione del 2020.

In questo articolo parlo di: 

  • cambiamenti del mercato turistico;
  • lacune e  necessità di alcuni operatori;
  • come le mie attività stanno reagendo;
  • un piccolo lato positivo anche in questa situazione. 

Preferisci guardare o ascoltare? Ecco il video. 

Innanzitutto grazie di essere su questo articolo e di volerlo leggere fino alla fine (spero!). Sono argomenti difficili da condividere se non lamentandosi al bar (quando possibile!), telefono o via Skype!. 

Provo a dare dei suggerimenti per affrontare questo nuovo momento incerto! 

La stagione 2020 ha confermato ciò che si diceva prima di poter aprire:

  • Il mercato turistico passa da internazionale, anzi inter-continentale a di prossimità (in senso ampio);
  • Il mercato domestico italiano ha parzialmente aiutato a sopperire la mancata presenza internazionale, ma non in tutte le destinazioni;
  • La prima fase di riapertura ha visto una riduzione netta della stagione classica per le destinazioni stagionali e la seconda fase di limitazioni (attuale) ha tagliato le gambe a chi pensava di recuperare un po’ tra novembre e dicembre;

Ecco la nota positiva:

  • visitare città senza caos eccessivo può essere bellissimo (considerazioni iniziate con i riferimenti a Venezia, Milano, Roma così non l’avete mai vista e poi successivi apprezzamenti nel tornare in queste città con meno persone attorno). 

Sara Vitali con maschera

L’argomento di oggi è una riflessione sulla stagione 2020 una stagione che per chi normalmente lavorava solo con determinati mercati molto lontani ha naturalmente visto un crollo. 

  • Il mercato turistico passa da internazionale, anzi inter-continentale a di prossimità. 

Il passaggio è obbligato, è l’unica soluzione per tutte le realtà che vogliono, possono continuare l’attività nell’immediato futuro, secondo me per almeno un paio d’anni. Il cambiamento di target richiede un adattamento del prodotto, una verifica e adattamento del prezzo, sviluppo di nuovi contatti nel nuovo mercato comprendendo chi se ne occupa, come lavora ecc. 

Un esempio Hotel Loveno ha sempre lavorato per la maggior parte con arrivi individuali dal centro, nord europa. La chiusura dei confini fino a luglio, ci ha dimostrato che non saremmo riusciti a lavorare se i confini non fossero stati riaperti, avremmo perso totalmente la stagione perché con il mercato italiano non siamo pronti. L’unico vantaggio è che le caratteristiche delle persone che possono soggiornare da noi sono molto simile tra Europa e Italia, il prodotto non deve essere rivoluzionato per adattarsi. 

Abbiamo deciso percui di inserire nella nostra to do list i primi passi da fare per avvicinarci al mercato italiano e avere un minimo di base in questo mercato: sito internet in italiano, collaborare con TO e agenzie di turismo domestico, gruppi sportivi e associazioni. 

Slow Lake Como ha sempre lavorato con alla base il mercato statunitense. Questa stagione abbiamo dovuto riconvertire in fretta i prodotti per il mercato Italiano,  il risultato in termini di soddisfazione degli ospiti è stato perfetto, ma economicamente parlando non è stato minimamente paragonabile agli anni precedenti. 

I prossimi passi richiedono la valutazione e l’inserimento in mercati europei a cui poter proporre le attività solite oppure riviste. Insomma un avvicinamento geografico, possibilmente senza stravolgere il prodotto classico slow lake così amato dai nostri ospiti d’oltre oceano. 

  • Il mercato domestico italiano ha parzialmente aiutato a sopperire la mancata presenza internazionale, ma non in tutte le destinazioni.

Hotel Loveno. La difficoltà maggiore del lavoro con il mercato italiano è quello di non essere una meta particolarmente interessante come il mare o la vera montagna e non essendo troppo lontani da Milano 2 ore di automobile, è difficile che ci si fermi per più di una notte. Inoltre esiste il fenomeno delle seconde case, molte persone della Lombardia con legami con il territorio preferiscono questa soluzione oppure l’affitto in appartamento. Come anticipato in precedenza, nella nostra to do list c’è l’idea di contattare gruppi sportivi e associazioni per trovare qualche buona ragione, legata anche al territorio, per ospitarli.  

Slow Lake Como. La riconversione verso il mercato italiano ha previsto : tipologia di prodotto prevalente l’escursione, durata dell’esperienza più breve, cestini per la merenda non forniti da noi ma portati dagli ospiti, proposte che includesse tappe per la degustazione per dare maggiore valore percepito alla proposta e naturalmente il prezzo inferiore che è stato punto focale dell’intero cambio.

Il vero vantaggio è stata la distanza giusta geograficamente parlando da Milano e in generale dalla Brianza, territorio da cui sono arrivati tantissimi appassionati di natura che hanno apprezzato le nostre proposte e la nostra energia. 

  • La prima fase di riapertura ha visto una riduzione netta della stagione classica per le destinazioni stagionali e la seconda fase di limitazioni (attuale) ha tagliato le gambe a chi pensava di recuperare un po’ tra novembre e dicembre. 

Hotel Loveno ha dovuto chiudere una settimana circa in anticipo, con l’ultima settimana che a causa del decreto del 25.10 è stata chiusa nei giorni senza ospiti e si è tenuto aperto solo venerdì 30 e sabato 31, ma sapendo benissimo che nessuno sarebbe arrivato. 


La chiusura dei ristoranti alle ore 18 ha effettivamente bloccato la possibilità di operare per tutto il settore ospitalità, perché chi vorrebbe visitare un luogo senza la possibilità di uscire a cena? 


Ci auguravamo di poter ospitare operai impegnati in lavori di costruzione a Menaggio, ma non ci sono le condizioni per poterlo fare, perciò guardiamo oltre e soddisfatti di quanto è stato possibile questa stagione ci prepariamo con tranquillità e speranza al 2021.

Slow Lake Como non è stato toccato dal decreto di ottobre, per cui ha studiato attività possibili anche in questa situazione per novembre e dicembre. Abbiamo dovuto però sospendere la sponsorizzazione di attività per bambini e in generale la sponsorizzazione sui social. il primo decreto di Novembre ha chiuso tutte le nostre attività percui ci siamo concentrati nella partecipazione a fiere virtuali come il world travel market normalmente tenuto a Londra.

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Cosa ne pensi? Ti sembrano valutazioni e suggerimenti ragionevoli? Fammi sapere! Lasciami un commento qui, così possiamo continuare la conversazione! 

 Sara – consulente per il turismo

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